L'AUTOBOTTE
di Riva di Gittana (Lecco)
L'autobotte di Riva di Gittana:
lasciando l'abitato di Varenna, sulla sponda lecchese del lago di Como e dirigendoci verso il capoluogo di
provincia, raggiungiamo la localita' chiamata Riva di Gittana. qui, parcheggiando la macchina in uno dei pochi
posti disponibili, ci troveremo sulla carreggiata e noteremo la sottostante spiaggetta che e' il punto di
partenza della nostra immersione. Scendiamo in acqua al centro della spiaggia e raggiungiamo la batimetria
dei 15 metri. Da qui giriamo verso destra fino a incontrare il relitto. Si tratta di un camion del latte della
Carnini degli anni '70 che e' nel lago dagli anni 80 dove fece la sua ultima corsa a causa di un incidente stradale. Al tempo l'attenzione per l'ambiente non era tale da preoccuparsi di recuperlo, anzi purtroppo il lago veniva
utilizzato come una discarica e alcuni scempi sono tutt'ora visibili. il grosso camion e' composto da due
botti, in parte accartocciate e con le grosse ruote ancora con i pneumatici integri. A 18 mt vi e' la cabina di
pilotaggio, di un bel colore blu intenso mentre il resto della carcassa e' rosso ma e' completamente
ricoperta da bivalvi lacustri. all'interno della cabina e' visibile il cruscotto e il volante. l'immersione e' per
tutti i livelli ma occorre considerare la visibilita che, se nel periodo invernale consente di scorgere il relitto
anche a distanza e di ammirarne la forma affusolata nella sua interezza, nel periodo tardo primaverile e
estivo diventa pessima creando non poche difficolta' per trovarlo e osservarlo. In compenso nel periodo
invernale la temperatura dell'acqua non supera i 12 gradi e spesso e' piu' bassa, percui una attrezzatura
adeguata e' obbligatoria.
Per i sub tecnici vi e' una piacevole alternativa, entrando in acqua sempre dalla spiaggia ci si dirige verso
sinistra per incontrare, dai 20 metri, una parete rocciosa molto suggestiva, costituita da lunghe striature
longitudinali con alternati colori piu' chiari e piu' scuri. Qui la profondita' puo' diventare notevole
consentendo anche ai sub tecnici di fare un immersione impegnativa e di concludere le ultime tappe
decompressive visitando l' autobotte.L'IMMERSIONE