GIARDINETTO
Secca di Santo Stefano al Mare (IM)
Il braccio di mare al largo della secca di Santo Stefano IM, e' caratterizzata da un alternarsi di tratti sabbiosi e zone di coralligeno che si staccano dal fondo per alcuni metri. L'IMMERSIONE
Queste zone sono battute da correnti impetuose che rendono spesso impossibile l'immersione.
Se da una parte questo ostacola le nostre attivita', dall'altro fa si che queste aree siano delle oasi di vita che rappresentano quanto di meglio il Mediterraneo puo' offrire.
Tra i punti di maggior interesse troviamo quello che i sub locali hanno chiamato il GIARDINETTO. Non si tratta di una vera e propria scogliera che si erge dal fondale, ma piu' che altro una zona di substrato roccioso su cui hanno trovato posto moltissimi organismi sessili. In questa area infatti possiamo riconoscere tutta la gamma di gorgonie del Mar Mediterraneo.
Le piu' appariscenti, qui presenti con esemplari notevoli, sono le gorgonie rosse, Paramuricea clavata, con i ventagli disposti in modo da poter intercettare il flusso della corrente e catturare gli organismi plantonici trasportati.
Come dicevo pero' altre specie di gorgoniacei crescono rigogliosi, come la Gorgonia gialla, Eunicella cavolinii e la gorgonia bianca, Eunicella verrucosa. Sui rami delle gorgonie decine di esemplari di Astrospartus mediterraneus, le stelle gorgone. Sono ovunque, di dimensioni notevoli e ogni commento e' superfluo per descriverne la bellezza.
La caratteristica del giardinetto risiede proprio nell'abbondanza di specie altrove molto rare e cosi' sara' possibile l'incontro con una specie protetta del Mediterraneo, il tritone, Chronia rubiconda. Le dimensioni della conchiglia possono raggiungere i 40 cm e questo ne ha messo in pericolo la sopravvivenza, preda di sciagurati subacquei che, pur di avere un souvenir, non hanno esistato a sterminarli.
Proseguendo negli incontri insoliti non posso non nominare i ricci saetta, Stylocidaris affinis, che qui vivono ammassati gli uni agli altri in centinaia di esemplari.
Potrei continuare per decine di pagine su quanto questo tratto di mare puo' regalarci, ma lascio a voi il piacere della scoperta.
Venendo agli aspetti piu' tecnici legati all'immersione, come detto, siamo in presenza di forti correnti che a volte sono impetuose.
Consiglio spassionato e' quello di organizzare l'immersioni in periodi di mare calmo, quando la corrente, comunque presente, sara' gestibile. Il sito presenta un'altra criticita' legata all'orientamento. Siamo in una zona pianeggiante, non estesissima, che pero' da pochi riferimenti. In condizioni di buona visibilita' non ci sono grossi problemi, se pero' la visibilita' non e' eccelsa, il rischio di perdersi e' concreto.