LA STORIA DEL RELITTO
NOME: Eviscott Pomonte.
Il suo affondamento risale al 10 gennaio 1972, quando naufragò andando a sbattere sugli scogli davanti Pomonte a causa del maltempo ma senza conseguenze per l'equipaggio.
La storia.
Nato dai cantieri olandesi di Waterhuizen, vicino Groningen, l'Elviscot venne acquistato dalla Lavinia Antonio Scotto di Napoli che la adibì al trasporto legname, sulle rotte che collegavano il sud dell'Italia con il porto di Marsiglia. Nei primi giorni del gennaio 1972, il mercantile lasciò - vuoto - il porto di Taranto alla volta del sud della Francia, dove avrebbe dovuto caricare del cemento. Giunto all'altezza della Corsica, il comandante avvertì degli 'sbandamenti' che, dopo un controllo dell'equipaggio, vennero attribuiti ad alcune infiltrazioni sotto coperta. Con l'imbarcazione che continuava a riempirsi d'acqua, il comandante decise di spostare la rotta verso est, dirigendosi verso il perimetro dell'Isola d'Elba. Una volta giunto all'altezza di Pomonte, alle ore 20 del 10 gennaio, l'Elviscot deviò verso terra, convinto di esser ormai prossimo ad un fondale sabbioso. Ma l'equipaggio non aveva fatto 'i conti' con lo scoglio dell'Ogliera, a 200 metri da riva: il forte urto fece impennare lo scafo che si trovò immediatamente in secca senza possibilità di manovra e, per di più, con il portellone di poppa che - aperto - stava imbarcando acqua. In pochi minuti, dopo aver posizionato in mare la lancia di soccorso, l'equipaggio abbandonò la nave che - dopo circa una dozzina di giorni, a causa delle forti mareggiate - affondò completamente il 21 gennaio.
L'immersione
L'immersione adatta a tutti, il relitto di pomonte, come viene comunemente chiamato dal nome del piccolo borgo limitrofo, e' raggiungibile in barca o dalla riva, l'immersione da riva e' semplice, si parte dalla spiaggetta in ciotoli di fronte allo scoglio dell'ogliera, che si raggiunge a nuoto in pochi minuti, spalle alla spiaggia dì prosegue verso sinistra costeggiando l'isolotto roccioso. e parti del relitto non tarderanno a comparire davanti alla nostra maschera, per i più' esperti e' possibile effettuare la penetrazione all'interno attraverso una porta ben visibile, gli scorci saranno suggestivi e la difficolta' contenuta, rispettando sempre le norme di prudenza mai superflue, si potranno ammirare alcuni scorci suggestivi e giochi di luce ottimi per gli amanti della fotografia. molto bella la cicumnavigazione esterna del troncone della nave, appoggiata plagidamente sul fondale di candida rena e circondato da poseidona e rocce, e' un soggetto eccezionale per la fotografia, sia per l'acqua spesso cristallina che per la bassa profondita' che permette di concentrarsi sull'obbiettivo dimenticandosi di essere sott'acqua, la fauna presente e' rigogliosa, su tutto branchi sterminati di occhiate, oblada melanura, richiamate dalle numerose barche per turisti che, per farle avvicinare, pasturano abbondantemente. 'unico neo di questa immersione e' proprio questa, la facilita' nel trovarlo, la bassa profondita' e la sua fama creano, nei mesi estivi, un assembramento di imbarcazioni che, nelle ore centrali, può' diventare un pericolo reale per il sub. per questo consigliamo, a chi avesse voglia di esplorarlo, di scegliere le prime ore della mattina o l'imbrunire, quando il grosso dei natanti e' ormai andato.