Una passione che mi attanaglia da una vita.
Salve; il mio nome è
Lorenzo
Mottadelli
Subacqueo, Fotografo, Biologo marinoUna passione lunga una vita: relitti, fauna, flora, esplorazione marina.
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Una passione che mi attanaglia da una vita.
A nne et Jean Pierre Joncheray hanno inserito nel loro libro: "100 EPAVES EN COTE D'AZUR de Saint Raphael a Gene" foto e racconti che fanno parte delle immersioni di Lorenzo Mottadelli. Le sue foto fanno bella mostra nelle pagine del libro e rimangono nella storia grazie anche a questo importante documento pubblicato in decine di Paesi di tutto il mondo.
2009
profondita' medie
profondita' massima
“Uomo libero, amerai sempre il mare!
Il mare è il tuo specchio: contempli la tua anima
Nel volgersi infinito delle sue onde,
E il tuo spirito non è un abisso meno amaro.
Ti piace tuffarti nel seno della tua immagine;
L'accarezzi con gli occhi e con le braccia e il tuo cuore
Si distrae a volte dal suo battito
Al rumore di questa distesa indomita e selvaggia.
Siete entrambi tenebrosi e discreti:
Uomo, nulla ha mai sondato il fondo dei tuoi abissi,
O mare, nulla conosce le tue intime ricchezze
Tanto siete gelosi di conservare i vostri segreti!
E tuttavia ecco che da innumerevoli secoli
Vi combattete senza pietà né rimorsi,
Talmente amate la carneficina e la morte,
O eterni rivali, o fratelli implacabili!”
(Charles Baudelaire)
1857
“Antico, sono ubriacato dalla voce ch'esce dalle tue bocche quando si schiudono come verdi campane e si ributtano indietro e si disciolgono. La casa delle mie estati lontane, t'era accanto, lo sai, là nel paese dove il sole cuoce e annuvolano l'aria le zanzare. Come allora oggi in tua presenza impietro, mare, ma non più degno mi credo del solenne ammonimento del tuo respiro. Tu m'hai detto primo che il piccino fermento del mio cuore non era che un momento del tuo; che mi era in fondo la tua legge rischiosa: esser vasto e diverso e insieme fisso: e svuotarmi così d'ogni lordura come tu fai che sbatti sulle sponde tra sugheri alghe asterie le inutili macerie del tuo abisso.
....
"Già da più notti s'ode ancora il mare, lieve, su e giù, lungo le sabbie lisce. Eco d'una voce chiusa nella mente che risale dal tempo; ed anche questo lamento assiduo di gabbiani: forse d'uccelli delle torri, che l'aprile sospinge verso la pianura. Già m'eri vicina tu con quella voce; ed io vorrei che pure a te venisse, ora, di me un'eco di memoria, come quel buio murmure di mare.
....
"Il mare sorride lontano. Denti di spuma labbra di cielo. - "Che cosa vendi, fosca fanciulla, coi seni al vento?" - "Vendo, signore, l'acqua dei mari." - "Che cos'hai giovane negro, mescolato al sangue?" – "Ho, signore, l'acqua dei mari." - "Queste lacrime salmastre da dove vengono, madre?" - "Vengono, signore, dall'acqua dei mari." - "Cuore, e questa amarezza profonda, dove nasce?" - "Dall'amara acqua dei mari." Il mare sorride in lontananza. Denti di spuma, labbra di cielo".
1970